La vita è fatta di momenti di allegria e tristezza, di giorni “sì” e giorni “no”. L’umore cambia facilmente e “normalmente” dinanzi ai piccoli eventi quotidiani e spesso senza alcuna ragione apparente.
Ma nelle persone affette da disturbo bipolare la vita assomiglia alle montagne russe, passando da vertigini di ottimismo, attività estrema e inconcludente, certezze assolute e invincibili, a baratri di disperazione, assenza di energia, terrore di vivere, fino al suicidio.
In entrambi i casi, e per ragioni evidentemente opposte, i rapporti sociali, l’efficienza lavorativa e l’armonia familiare sono scossi e spesso distrutti. Questo disturbo colpisce nelle sue varie espressioni 2-3 persone su 100 ed interessa uomini e donne nella medesima proporzione. Deve essere individuato dal suo esordio, perché può essere efficacemente curato. Ma senza trattamenti adeguati tende a peggiorare nel tempo con gravi conseguenze per l’individuo affetto e la sua famiglia.